Chiara Pariciani
Come nasce SeminareLuce
Il mio primo incontro con lo yoga risale al 2012, dopo un intervento chirurgico che mi aveva portata a dover riabilitare la zona pelvica. In quel periodo di fragilità e trasformazione personale, lo yoga è stato un prezioso alleato: fin da subito ho percepito i suoi benefici.
Nel 2015 ho iniziato a seguire un corso tenuto da un amico, insegnante di yoga e osteopata. Durante questo percorso ho cominciato a percepire nella pratica qualcosa di più profondo, un dialogo sottile tra mente e corpo. Dopo poco più di un anno, un trasferimento mi ha costretta a sospendere quel corso.
Negli anni successivi ho continuato a cercare il corso di yoga che risuonasse con me, sperimentando diversi stili, fino all’incontro con la mia maestra del cuore, Sandra. Attraverso di lei non solo lo yoga è diventato il centro del mio mondo, ma ho anche ritrovato una parte di me più autentica e spirituale che per molti anni avevo lasciato da parte. Da qui è nato subito il desiderio di approfondire, di studiare e di formarmi per intraprendere il percorso dell’insegnamento.
Il mio percorso formativo si è svolto a Roma con la scuola Yoga e Medicina, raggiungendo le 250 ore di formazione avanzata (RYT 250 Plus – Level 1).
Continuo a formarmi con entusiasmo, partecipando a workshop, corsi e percorsi di approfondimento, perché credo che lo yoga sia un cammino senza fine, un’opportunità costante di crescita.
Un altro percorso ha profondamente influenzato il mio modo di muovermi e di insegnare: per otto anni, a partire dai 21, ho praticato l’arte marziale del Kick boxing.
Quell’esperienza ha lasciato un’impronta importante nel mio approccio al movimento. Oggi ritrovo quella forza e quella disciplina nella mia pratica: amo uno yoga fluido, dove energia e grazia si incontrano come in una danza.
Lo yoga è stato un vero risveglio: mi ha permesso di ritrovare parti di me che avevo dimenticato. Ho compreso che il mondo esteriore è il riflesso di quello interiore, quando cambia ciò che abbiamo dentro, inevitabilmente cambia anche ciò che ci circonda.
Il mio intento, oggi, è trasmettere l’amore che lo yoga ha acceso in me e offrire a chi pratica la possibilità di sperimentare quella gioia interiore costante che non dipende dal risultato delle azioni, ma dal semplice atto di essere presenti a sé stessi.
Un invito a ritrovare la consapevolezza
Lo yoga è un infinito processo di scoperta, ricerca e trasformazione di sé. Ogni pratica è un passo verso la propria dimora interiore, quello spazio silenzioso e accogliente dove risiedono pace, presenza e gioia autentica. Con la pratica costante, il corpo, il respiro e la mente si connettono, ritrovando armonia ed equilibrio, in questa connessione profonda si riscopre il piacere di sentirsi vivi, centrati e in pace. Tutto questo spinge la maggior parte delle persone a praticare per il resto della propria vita. Le asana (posizioni) non rappresentano traguardi, ma strumenti di consapevolezza: un modo per ritrovare stabilità e leggerezza, non solo sul tappetino, ma anche nella vita quotidiana. Lo yoga non è una prestazione fisica né una sfida: è semplicità, presenza e accoglienza. Si è sempre pronti per iniziare a praticare, non serve essere flessibili, giovani o in perfetta forma. Lo yoga ci accoglie così come siamo e ci guida a riconnetterci alla nostra essenza più vera.
